Omelia (26-03-2009) |
Paolo Curtaz |
È possibile ostinatamente rifiutarsi di vedere la luce? Purtroppo sì. È l'altro volto dello splendido dono della libertà che il Signore ci ha donato. Siamo liberi anche di rifiutare la felicità. Nel discorso di Gesù ai farisei verifichiamo il pericolo sempre presente di rifiutare la rivelazione di Dio. Anche se siamo molto devoti... Gesù cita tre testimoni che parlano di lui, che ne attestano la missione: Giovanni Battista, acclamato come profeta e che è venuto proprio a preparare la strada al Signore, le opere di Gesù, i suoi miracoli, che segnalano la venuta del Regno di Dio in mezzo a noi, e la Scrittura che i farisei conoscono e che male interpretano. Questi tre "testimoni", dice Gesù, manifestano che egli è il rivelatore del Padre. Allora, amici, anche noi spalanchiamo il cuore alla testimonianza dei tanti profeti che ancora solcano le nostre strade, guardiamo alle opere, ai piccoli miracoli che il Signore ci dona quotidianamente e scrutiamo le Scritture con un cuore attento e libero, come facciamo tutti i giorni. Tutto ci parla di Cristo e Cristo ci parla di Dio. Viviamo bene la nostra libertà, amici, lasciamo che il nostro cuore si spalanchi allo stupore. I miracoli sono intorno a noi, è il nostro sguardo che si deve alzare e chiarificare. |