Omelia (02-05-2009) |
Paolo Curtaz |
Molti dei suoi discepoli, da allora, se ne vanno. Quando Gesù diventa esigente, quando la fede costa, quando credere diventa difficile e richiede conversione, molti se ne vanno, abbandonano la fede. Sì, Signore, è difficile credere, i tuoi discorsi sono sempre esigenti, duri, a volte troppo. E Gesù, vedendo allontanarsi i discepoli si volta verso i suoi dodici, attoniti e storditi, e chiede, senza paura: «Volete andarvene anche voi?». Non si rimangia nulla, non cede, non vacilla, non attenua la provocazione. Gesù è libero, totalmente votato al Padre, servo del Regno che anticipa e vive sulla propria pelle. Gesù è libero anche dal successo, anche dal suo essere Maestro. Preferisce perderli che cambiare un solo iota della Parola che gli è stata affidata. Libero come non mai, proprio nel momento del fallimento clamoroso della sua missione. Che brividi, amici, che stupore! Noi, così sempre preoccupati del risultato, anche nella Chiesa, anche tra credenti! Pietro, l'immenso e fragile Pietro, diventa ora un gigante: «Dove vuoi che andiamo, Signore?». E le sue parole diventano le parole di ogni discepolo: anche se le tue parole sono esigenti, a volte incomprensibili, dove vuoi che andiamo, Signore? |