Omelia (04-05-2009) |
Paolo Curtaz |
Continua la luminosa riflessione del Signore sul pastore e sul gregge. Chi conduce la nostra vita? Tutti abbiamo dei modelli, dei punti di riferimento, qualcuno o qualcosa che ispira le nostre scelte. Gesù si propone come un pastore esperto, che ci sa portare verso il Padre, che non lo fa', come dicevamo ieri, per interesse. Quanto è brutto sperimentare che le persone che ci vogliono bene lo fanno per averne un tornaconto! Dio no, ci ama senza condizioni, senza aspettarsi nulla, senza aspettarsi neppure le nostre devozioni. È libero, totalmente libero. Non so se avete sperimentato nella vostra vita l'amore di Dio e la sua libertà interiore. Io sì, e ne sono rimasto soggiogato. Impariamo da lui ad amare senza misura e senza condizioni o condizionamenti! Gesù insiste: egli è la porta, possiamo accedere al Padre solo passando attraverso di lui. Certo, molte persone cercano Dio e fanno esperienza di religiosità attraverso percorsi diversi, storicamente simili ma originali e fanno bene. Ma per i discepoli, per noi discepoli, Gesù è una porta certa, un passaggio necessario: noi non crediamo in Dio, crediamo nel Dio che Gesù è venuto a rivelarci! |