Omelia (08-05-2009) |
Paolo Curtaz |
Gesù è pronto a consegnarsi, anche se i suoi discepoli non capiscono ciò che sta per accadere. Ultimo gesto di una vita consacrata all'amore, Gesù sta per donarsi ai propri avversari, correndo il rischio di scomparire definitivamente nell'oblio della storia. Ma la sua fede è tenace, assoluta, rassicura i suoi spaesati amici e promette loro di tornare. Li invita a leggere gli eventi, anche quelli che essi ignorano e che egli già conosce, come un momento di prova e di semplificazione interiore: nel cuore di Dio, nella casa del Padre vi sono molti posti. Quando non percepiamo più la presenza del Signore, per colpa degli eventi, di un dolore, della nostra negligenza, abbiamo la possibilità di seguire la via che ci porta alla verità, donandoci la vita: l'esempio e le parole del Maestro Gesù risorto e figlio di Dio. Meditando ogni giorno la sua parola, interiorizzandola, facendola nostra, possiamo restare fedele nei momenti di fatica e di dolore. Accogliamo ancora l'annuncio dei tanti san Paolo che ancora professano ad alta voce il vangelo, restiamo fedeli alla Parola che ci è stata donata nell'attesa dell'ultima venuta del Signore Gesù, quella nella gloria, alla fine del tempo. |