Omelia (30-05-2009)
Paolo Curtaz


Invochiamo lo Spirito con forza, chiediamo al Signore risorto l'abbondanza della sua presenza, chiediamogli di aiutarci a superare la Babele dell'incomprensione! Il Signore è vivo e presente, l'unico in grado di convertire i nostri cuori, di dissetare la nostra immensa sete di felicità e di bene, di amore e di pace, di luce e di grazia! Il Signore, che proclamiamo risorto, ci riempie la vita con i doni della sua presenza, con la dolcezza del suo amore adulto e costruttivo! Invochiamo lo Spirito, amici, che scenda su questo mondo irrancidito dall'odio e dalla violenza, dall'incomprensione e dalla solitudine! Gesù dona lo Spirito dopo essere glorificato, dopo avere donato la sua vita, dopo essere innalzato sull'altare della croce. La croce diventa, in Giovanni, la manifestazione dell'amore di Dio, la misura del suo amore. A volte anche noi dobbiamo passare nel terribile crogiuolo del dolore e della disperazione per potere risorgere a vita nuova e ottenere lo Spirito. Alla fine di questo luminoso tempo pasquale, alla fine di questo mese di maggio dedicato alla preghiera alla Madre di Dio, allarghiamo il nostro cuore per ricevere il dono dello Spirito!