Omelia (19-06-2009)
Paolo Curtaz


Sacro Cuore: il centro del Vangelo, l'essenza di Dio, il cuore del messaggio cristiano è che Dio è amore e questo amore ci è stato definitivamente rivelato in Gesù. Immaginare l'amore non è mai semplice, la festa di oggi cerca di concentrare il nostro sguardo e la nostra fede sulla misura dell'amore di Dio per noi.

Ciascuno di noi si fa una sua idea di Dio, mischiando cose sentite, convinzioni personali, esperienze più o meno positive, istinto, cultura, l'ultimo articolo scandalistico sul Vaticano, la trasmissione (orribile!) su presunti miracoli... sapeste che brutte cose sento dire di Dio in giro! Mi piacerebbe, ogni tanto, interrompere qualcuno e dire: "Senti, il Dio in cui credi è terribile! Perché non lo abbandoni e credi nel Dio di Gesù Cristo?" A sentire molti, Dio è proprio un tipaccio da rispettare ma da evitare! Povero Dio! Non dev'essere facile avere a che fare con noi! Dobbiamo riconoscerlo con onestà: è successo anche al nostro cristianesimo di dipingere Dio in un modo terribile, un Dio giudice spietato, di cui avere timore e rispetto. Gesù ci svela, invece, il volto di un Padre che scruta l'orizzonte per aspettare il figlio che se n'è andato, un pastore che cerca per ore la pecora perduta, il medico che è venuto per curare, colui che, pur potendo, non giudica. Abbiamo ancora molto cammino da fare, amici, per convertire il nostro cuore allo stupore della misura dell'amore di Cristo.