Omelia (11-07-2009) |
Paolo Curtaz |
Commento su Giovanni 15,1-8 Prega oggi con noi uno dei più grandi italiani della storia, Benedetto da Norcia. Vissuto in un momento di sbandamento culturale e sociale, ha saputo vedere nel vangelo una forma di nuova civiltà che ha portato alla fondazione di una civiltà dei monasteri. Benedetto Benedetto! E benedetto il Signore che ce lo ha dato! Con le sue intuizioni, con la sua proposta di vita comune, con il suo straordinario equilibrio, con la sua santità accessibile, con la sua voglia di combattere la battaglia della fede, ha saputo dare alla Chiesa un modello di vita cristiana, il monachesimo, che ha tracciato un profondissimo solco nella storia della cultura europea. Quel suo "non anteporre nulla all'amore di Cristo" con cui inizia la sua Regola, resta un monito di straordinaria efficacia per gli uomini e le donne del nostro secolo fragile, e propone uno stile di vita che possiamo vivere anche se abitiamo in una grande città in mezzo al traffico e al caos e siamo sposati con figli. Benedetto ci suggerisce una vita incentrata sulla Parola, la preghiera quotidiana, la moderatezza nell'uso dei beni. In una lunga vita contrassegnata da molte tribolazioni (specie da quella parte di Chiesa che non vedeva di buon occhio la sua santità!), Benedetto ha saputo mettere al centro della propria vita il Cristo e la sua proposta resta inalterata nei secoli: ancora oggi migliaia di uomini e donne seguono il suo invito ad ascoltare le parole del Maestro e diventano fari dell'oceano della modernità... |