Omelia (29-07-2009)
Paolo Curtaz


Marta e Maria, insieme a Lazzaro, rappresentano, per Gesù, un'oasi di pace nella turbolenta Gerusalemme. Volentieri Gesù sale a Betania dai suoi amici per ritrovare un clima di famiglia. E, un bel giorno, approfitta di una gustosa scenetta per dirci qualcosa di importante...

Marta e Maria sono le due facce della stessa medaglia, i due atteggiamenti essenziali alla nostra vita interiore. Spesso si è insistito sul gesto di Maria che si siede ai piedi di Gesù per ascoltare la Parola e meditarla. Vero: senza la preghiera, senza l'ascolto attento e profondo del vangelo, la nostra vita cristiana diventa sterile, non approda da nessuna parte. Ma non basta: Gesù, alla fine della bella meditazione, ha gustato volentieri i manicaretti di Marta! Non sono in contrapposizione, le due sorelle, ma ci propongono il binario su cui corre il treno della fede: l'ascolto e l'azione. Non è autentica una preghiera che non sfoci nel servizio ai fratelli. Rischia di inaridirsi un servizio che non ritrovi nella preghiera e nella meditazione il volto del Cristo servito nei poveri... Oggi, allora, celebriamo i fratelli e le sorelle che, nella comunità, dedicano il loro tempo al servizio, dal più umile al più impegnativo. Ringraziamo le tante "Marte" delle nostre parrocchie che puliscono, rassettano, preparano le liturgie, tengono aperti gli oratori, e ci interroghiamo sul servizio che possiamo rendere, compatibilmente alle nostre priorità famigliari, per concretizzare nel servizio il nostro amore a Cristo.