Omelia (01-08-2009) |
Paolo Curtaz |
Inizia il mese di agosto e il periodo di ferie, per molti ma non per tutti, e concludiamo la settimana con la lettura della morte di Giovanni Battista. Una storia tragica, che narra di un grande profeta, il più grande uomo della storia, dirà Gesù, e di piccoli uomini che si credono importanti. È colma di squallore la vicenda del re Erode Antipa, figlio del grande e feroce Erode, che vive con la moglie di suo fratello Filippo, ascolta volentieri il Battista ma che non è capace di perdere la faccia davanti alla sua corte. Storia di intrighi e di gelosie, di piccole e meschine donne che manipolano un debole re, fantoccio di Roma e dei suoi appetiti. Di tutti loro non sappiamo nulla, sono scomparsi dalla memoria collettiva, se non per quel gesto assurdo di uccisione del Profeta. È Dio che scrive la storia, non i grandi e i potenti che pensano di avere in mano il destino degli uomini! Stiamo attenti, discepoli del Signore, a non farci ingannare dalle sirene del potere, stiamo attenti a non cedere alla verità davanti al giudizio degli altri, come ha fatto Erode che fa uccidere un innocente per colpa dell'avventata promessa fatta davanti ai propri sudditi... |