Omelia (01-09-2009)
Paolo Curtaz


Gesù si trasferisce a Kèfar Naum, piccola città posta sulle sponde del lago di Tiberiade, dove inizia il suo ministero pubblico. La cittadina ha una certa importanza strategica: è posta sulla strada che da Damasco porta al mare, possiede un'elegante sinagoga ed è presidiata da una guarnigione romana. Posta a pochi chilometri dalla collinare Nazareth, è uno dei luoghi ideali per iniziare la predicazione in Galilea. La gente è stupita perché Gesù insegna con autorevolezza e caccia i demoni: non è abituata ad una presenza così forte e carismatica al punto che, annota Luca, la fama di Gesù si espande in tutta la regione. In un tempo in cui tutti fanno i piacioni o gli autoritari, la figura di Gesù conserva oggi, intatta, la sua forza seducente. Gesù affascina perché coerente, perché misericordioso e maturo, perché parla senza finzioni e senza mezzi termini, perché conosce di Dio come nessuno mai ha conosciuto. E la sua presenza caccia i demoni, le paure, le colpe, le oscurità, le fatiche interiori. Iniziamo il mese di settembre stupendoci e accogliendo l'autorevolezza del Signore, lasciando illuminare le nostre oscurità dalla sua luce di guarigione e di salvezza.