Omelia (07-10-2009) |
Paolo Curtaz |
La versione della preghiera del Signore, il Padre Nostro, è, in Luca, più breve. La versione di Matteo è certamente quella originale di Gesù. Perché Luca ne fa una versione più breve? È difficile da sapere, ma è interessante notare il fatto che Luca semplifica a quattro le cose essenziali da chiedere. La prima cosa è la santificazione del nome di Dio e la venuta del Regno: se sperimentiamo nella vita che Dio è santo, colui che si occupa del suo popolo e che la nostra quotidianità è luogo dove si realizza il Regno, tutto il resto è relativo e consequenziale. Chiediamo anche il pane, ciò che ci necessita ogni giorno: cibo, affetto, salute. Diventare uomini e donne che sanno perdonare perché sono perdonati è ugualmente essenziale e segno profetico per chi ci sta intorno. Il discepolo, infine, sa che è fragile, e chiede sostegno nella tentazione per non crollare. Facciamo nostra questa preghiera in cui abbiamo tutto l'essenziale del Vangelo e della vita, chiediamo al Signore, davvero, di vedere realizzato in noi il suo Regno, di diventare uomini e donne che sanno perdonare e che non hanno paura dei propri limiti, per essere testimoni credibili del suo vangelo! |