Omelia (10-10-2009) |
Paolo Curtaz |
Luca, oggi, ci propone un intermezzo famigliare colmo di tenerezza: è un cuore di mamma quello che alza la voce per invidiare la madre di un figlio così straordinario! E Gesù, spiazzato da tanta foga, sorride e ne approfitta per invitare la mamma e noi ad andare oltre: la vera beatitudine è l'ascolto della Parola e la sua attualizzazione. È vero: mettiamo al centro la Parola, giorno per giorno, per sperimentare la beatitudine dell'essere discepoli e vedere il mondo da una prospettiva particolare, quella di Dio. Ancora un volta il vangelo, in maniera diretta e provocatoria, afferma che è più saldo e forte un legame di fede che non uno di sangue. Molti fra noi lettori hanno sperimentato maggiore famigliarità con i fratelli di fede che non con quelli di sangue! Animo, allora: se anche la vita ci ha condotti verso strade di solitudine e di incomprensione, abbiamo una schiera di fratelli e sorelle che stanno leggendo questo stesso vangelo e sperimentano la beatitudine della fede e della speranza. È un legame fortissimo che nulla può spezzare... |