Omelia (17-10-2009)
Paolo Curtaz


È lo Spirito, primo dono di Gesù ai credenti, che ci muove, ci spinge, ci aiuta, ci riempie. È inutile preparare un discorso, una difesa, organizzare un dibattito: se siamo abitati dallo Spirito sarà lui a trovare le parole da dire in nostra difesa. Non discorsi colti, dispute serrate, argomentazioni teologiche: nella mia esperienza ho visto quante volte le discussioni finiscono col confermare ogni partecipante nel proprio pregiudizio! Ciò che il Signore ci chiede è, di nuovo, parlare di quel Dio che ama i passeri, che va all'essenziale, che considera prezioso ogni uomo...Gesù dice che la bestemmia contro Spirito Santo è imperdonabile. Cosa significa? Fiumi di inchiostro sono stati versati per interpretare questa Parola. Aggiungo la mia interpretazione: la bestemmia è attribuire a Dio un termine sconveniente o offensivo. Quante volte attribuiamo allo Spirito Santo ispirazioni fasulle, nostre intuizioni e ragionamenti, nostre scelte! Non bestemmiamo lo Spirito: siamo arrendevoli al suo potente soffio, anche quando è destabilizzante e ci conduce su sentieri che non sappiamo. Un cuore spalancato al vento dello Spirito, abitato dalla sua luce, rende gloria a Dio e opera la sua volontà!