Omelia (19-10-2009)
Paolo Curtaz


No, Gesù non vuole intervenire nella delicata questione di spartizione di eredità fra due fratelli. Gesù pensa, tenero, che l'uomo sia capace di fare da solo queste scelte, in una logica di giustizia e di condivisione, di equità e di compassione. Grande Gesù! Dio pensa che siamo capaci, che siamo adulti a sufficienza per evitare di farci del male, per evitare le guerre e le ingiustizie. Dio ha fiducia nell'uomo, crede in lui, sa che ce la può fare. Dio ha più fiducia nell'uomo di quanto l'uomo abbia fiducia in se stesso e nei propri mezzi... La parabola dell'uomo ricco ci ammonisce: la ricchezza può diventare un inganno, perché promette ciò che può mantenere. La Bibbia è molto concreta riguardo al denaro: la ricchezza è sempre dono di Dio, ma la povertà è sempre colpa del ricco che non condivide. Gesù aveva, fra i suoi discepoli, persone ricche e persone povere, non è il portafoglio che conta, ma il cuore, lo stile di vita. Interroghiamoci sulla nostra libertà interiore rispetto al denaro e ai beni: che non ci succeda di essere travolti dall'inquietudine scordandoci l'essenziale!