Omelia (27-10-2009) |
Paolo Curtaz |
È piccolo, il Regno di Dio, non ostenta la propria presenza, non si crogiola nelle proprie strutture, non conta sulla propria organizzazione! È piccolo quanto al microscopico granello di senape, grande poco più della polvere che, pure, diventa un grande arbusto. E basta che ce ne sia poco, quanto una misura di lievito, per fare fermentare tutta la pasta. Gesù è molto chiaro: smettiamola di lamentarci del fatto che siamo in pochi, che il mondo ce l'ha con noi, che le chiese sono vuote...Il dramma è che i pochi rimasti non sono lievito e passano il tempo ad accusare la pasta di non essere lievito a sua volta! Fidiamoci del Signore, allontaniamo dalla Chiesa la logica mondana che, talvolta, contagia le nostre comunità, il nostro pensiero: non guardiamo ai numeri o ai successi delle nostre iniziative, della visibilità dei nostri raduni, del peso dei nostri giudizi sulle questioni economiche o politiche... Il Signore per primo ha vissuto nel nascondimento, coltivando la relazione, senza farsi travolgere dall'ansia del successo ma guardando dentro le cose. Valutiamo così i nostri piani pastorali, le nostre organizzazioni, le nostre attività associative: non dal numero, dall'espandersi, ma dalla capacità di essere lievito nella pasta... |