Omelia (28-10-2009) |
Paolo Curtaz |
Gesù sceglie dodici collaboratori fra le persone più improbabili che si possano immaginare. Fra questi, oggi, Giuda Taddeo e Simone. Sì, proprio lui, Simone il terrorista! Ogni volta che celebriamo la festa di un apostolo, affondiamo le nostre radici della fede nel passato. Eppure rischiamo di dimenticare che queste persone sono davvero esistite, avevano un volto, una storia, un carattere, delle scelte politiche... Oggi spicca, fra i dodici, Simone, di cui non sappiamo assolutamente nulla, se non per un'annotazione: era uno zelota. Gli zeloti, i zelanti, cioè, erano una setta segreta che voleva, con l'uso della violenza, liberare Israele dall'occupazione romana; con sé abitualmente portavano un coltello per uccidere qualche romano. Barabba, probabilmente, era uno di questi. Tra i dodici, Gesù sceglie un violento, un aspirante terrorista, che però diventerà santo. Simone verrà perforato dalla mitezza e dalla remissività del Maestro, capirà che l'amore è più forte e devastante della violenza... Rileggiamo questa pagina quando vogliamo insegnare a Dio come rifare la Chiesa, quando vorremmo una Chiesa fatta di santi e di cavalieri senza macchia! Fidiamoci della scelta di Gesù quando vorremmo far diventare le nostre comunità dei club di persone devote! Stemperiamo le nostre intemperanze: anche gli accesi e gli iracondi hanno un loro patrono, Simone zelota. |