Omelia (09-11-2009)
Paolo Curtaz


Tutta la Chiesa, oggi, è invitata a celebrare la consacrazione della prima cattedrale di Roma, che non è san Pietro in Vaticano, come alcuni pensano, ma la basilica di san Giovanni in Laterano: è un segno di unità per tutti i discepoli cattolici.

La Basilica Lateranense venne fondata da papa Melchiade (311-314) nelle proprietà donate a questo scopo da Costantino di fianco al Palazzo Lateranense, fino allora residenza imperiale e poi residenza pontificia. Sorgeva così la "chiesa-madre di tutte le chiese dell'Urbe e dell'Orbe", distrutta e ricostruita molte volte. Vennero celebrati nella Basilica o nell'attiguo Palazzo Lateranense ben cinque concili, negli anni 1123, 1139, 1179, 1215 e 1512. Questa festa ci ricorda il ruolo della Chiesa di Roma, che ha avuto l'onore e il privilegio di essere condotta da Pietro e di ospitare i resti di Pietro e Paolo. La Chiesa cattolica è un insieme di chiese locali fondate dagli apostoli e unite fra di loro col vincolo dell'amore. Quando i successori degli apostoli si ritrovano per delle decisioni concernenti la fede, manifestano l'unità della Chiesa voluta da Cristo. Fra le Chiese, il vescovo di Roma, primo fra i pari, è riconosciuto come il garante del deposito della fede, colui, cioè, che conserva, in comunione con tutti i vescovi, l'integrità del vangelo. Fare memoria della Basilica Lateranense non significa, allora, venerare un luogo, ma fare memoria del legame inscindibile che lega cristiani provenienti da luoghi e culture diverse.