Omelia (18-11-2009) |
Paolo Curtaz |
Il Signore affida alla sua Chiesa, fragile e peccatrice, il compito di renderlo presente nel mondo. Il tempo che viviamo è il tempo della Chiesa, tempo fra le due venute di Cristo, tempo dell'annuncio ad ogni uomo, di costruzione del Regno di Dio là dove viviamo. E, in questo percorso, il Signore ci affida dei doni, dei carismi, dei talenti da mettere a servizio gli uni degli altri, da mettere a servizio del Regno di Dio. Ci sono fratelli, nella comunità, che hanno il dono di costruire comunione, celebrando l'eucarestia, donando il perdono, annunciando la Parola. Altri fratelli e sorelle che consacrano la loro vita al vangelo nella povertà e nel servizio, altri che hanno il dono dell'educazione ai bambini o di animazione dei giovani. Tutti, dal primo all'ultimo, abbiamo dei carismi da mettere a disposizione, anche la persona che pensa di non averne, di non essere all'altezza, di non essere capace, contribuisce con il suo amore e la sua preghiera a costruire il Regno di Dio. Prendiamo coscienza della grande responsabilità che abbiamo, facciamo del nostro meglio per scoprire e condividere i doni che abbiamo, compatibilmente con i nostri impegni famigliari e lavorativi. Diamo una mano a Dio! |