Omelia (18-12-2009)
Paolo Curtaz


Luca descrive la nascita di Gesù dalla parte di Maria. Matteo, per par condicio, nella versione di Giuseppe. In realtà a Matteo interessa situare la nascita di Gesù nella sua discendenza maschile, scrivendo per ebrei era fondamentale dimostrare che la discendenza di Gesù fosse di stirpe davidica. E, così, sappiamo delle vicissitudini del povero Giuseppe, che si ritrova a dover stravolgere i suoi progetti perché Dio gli ha soffiato la ragazza! Quanta fatica ha dovuto affrontare il povero Giuseppe! Venuto a sapere del bambino in arrivo, e sapendo che non era suo, da devoto avrebbe dovuto denunciare il fattaccio al rabbino del paese e Maria sarebbe stata lapidata all'istante. Chissà che notte insonne ha vissuto Giuseppe! Eppure, nonostante tutto, è riuscito a mettere da parte il suo orgoglio di maschio ferito e a trovare una soluzione, decidendo di ripudiare Maria: sarebbe rimasta per sempre sola, ma il suo onore, e la sua vita, sarebbe state salve. Tenero Giuseppe, che mente per essere giusto! Ma, dopo questa decisione, Dio - finalmente! - interviene anche con lui, e uno splendido sogno lo rassicura: non si trova nel mezzo di un bieco tradimento, ma di una straordinaria storia d'amore, quella di Dio.