Omelia (19-12-2009) |
Paolo Curtaz |
Se ieri abbiamo ascoltato la versione di Matteo, oggi ascoltiamo quella molto più complessa di Luca che non solo ci parla di Maria, ma anche della nascita miracolosa di Giovanni il Battista. I protagonisti, questa volta, sono Elisabetta e Zaccaria, devoti e pii ebrei colpiti dalla più grande disgrazia per un ebreo: quella della sterilità. Eppure Dio interviene e ascolta le preghiere dei due: come per Abramo, la nascita del discendente sarà particolare e segno della prodigiosa potenza di Dio. È tutto intriso di riferimenti del primo testamento, questo racconto: il tempio, l'angelo, la sterilità, il dubbio di Zaccaria, il prodigio... Questa è l'ultima apparizione di un angelo al tempio: con Maria saranno la casa e la quotidianità e diventare il luogo della presenza di Dio. Dio ascolta la preghiera del suo popolo, intesse una storia di piccoli eventi che, alla fine, diventa storia di salvezza. La nostra fedeltà alla preghiera, l'apparizione avviene durante il servizio al tempio, la nostra fiducia, sono il luogo che Dio utilizza per realizzare il suo progetto di salvezza. Solo non dubitiamo, come Zaccaria, che rischiamo di trovare l'angelo irritato e di farci un ritiro silenzioso di nove mesi! |