Omelia (09-11-2010)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Non fate della casa del Padre mio un mercato!

Come vivere questa Parola?
È la prima volta che Giovanni chiama Dio "Padre mio" e parla del tempio come "casa del Padre mio". Inoltre introduce una nuova forma di culto: non bestiame e denaro ma culto spirituale e cuore pieno d'amore. E questo è adorare Dio "in spirito e verità"!
E ancora una cosa delle parole di Gesù ci apre ad una novità assoluta: Egli è il tempio di Dio. "Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere." E Giovanni precisa: "Ma egli parlava del tempio del suo corpo".
Gesù Risorto è il ‘nuovo Tempio', l'unico luogo dove la Trinità dimorerà fino alla fine dei tempi. E chi vive in Lui Risorto diviene anch'egli tempio della Sua Presenza, Sua Dimora! Così come dal tempio di Gerusalemme, nella visione di Ezechiele, scorrono sorgenti di acqua pura e purificatrice, così sarà di coloro che accolgono il Risorto: dal loro cuore scorreranno acque sanatrici, opere di carità che dissetano, consolano, curano. Accanto a coloro che consapevolmente custodiscono Dio nella loro vita chiunque potrà sperimentare il calore del cuore di Dio. "I loro frutti non cesseranno": matureranno sempre.

Oggi nel mio rientro al cuore mi chiederò se sono veramente figlio/a del Risorto e dunque ‘casa di Dio'. Che questa consapevolezza mi renda felice e che io possa divenire sempre più ‘tenda per Dio'.

Signore Gesù, che il tuo contattarti ogni giorno nell'Eucaristia renda sempre più tutta/o me stessa/o tempio tuo!

La voce di una mistica
Essere ‘casa di Dio' è avere gli occhi suoi, il pensiero assimilato da lui, il cuore tutto preso, tutto invaso, come fuori di sé e passato in lui, l'anima piena della sua anima, piena della sua preghiera, tutto l'essere catturato.
Beata Elisabetta della Trinità