Omelia (16-11-2002) |
Paolo Curtaz |
Commento Luca 18,1-8 D'interrogativi Gesù ne ha posti a sufficienza, nel suo ministero. Ma quello di oggi, amici, mozza il fiato. Gesù, con un velo di tristezza chiede: "Quando tornerò, ci sarà ancora fede sulla terra?". Attenzione, non dice: "Ci sarà ancora una organizzazione, la gente andrà ancora a Messa, si farà l'elemosina?" No, Gesù è angosciato perché vede che, troppe volte, la nostra religione è senza fede, la nostra preghiera è senza fede, la nostra lotta per un mondo diverso è senza fede. Davanti al grido della vedova importuna che chiede giustizia, simbolo del grido dell'oppresso di tutti i tempi, la fede vacilla. Come può Dio permettere la sofferenza, la guerra, la malattia? Davanti agli avvenimenti che percepiamo "ingiusti", la nostra fede vacilla, retrocede. Il dubbio, come già accennavamo tempo fa, abita il nostro cuore, perché credere è difficile. La domanda è la più schietta obiezione all'esistenza di Dio che mi sento fare da chi non crede: "Se mi parli di un Dio buono, perché la sofferenza?" Non ho grandi risposte, lo ammetto. Al grido dell'oppresso, davanti all'uomo che si massacra gridiamo: "Dio dove sei?" e Dio ci risponde: "Tu dove sei?". Il Signore ci ha consegnato un mondo che potrebbe essere un cesello di misericordia e di fraternità. Noi lo abbiamo ridotto a un covo di malfattori, di indifferenza, di ingiustizia. La nostra preghiera, spesse volte, cade nel vuoto perché, semplicemente, non facciamo nulla perché si realizzi. Dio fa prontamente giustizia, afferma Gesù alla fine della parabola della vedova. Sì, mi fido, ci credo. Stento a capire, ma mi ci metto, ci sto, lavoro, credo in un mondo in cui la giustizia parte da me. Chiediamoci, allora, se l'insistenza della vedova è la nostra insistenza, se la sua costanza è la nostra, quando si tratta di rendere giustizia, di dare una testimonianza di trasparenza nel nostro modo di esercitare la giustizia. Quando verrai, Signore, troverai ancora la fede sulla terra? E' difficile credere, Signore, e il vento freddo dell'odio rischia di spegnere la fiamma della fede che hai acceso nei nostri cuori. Signore, oggi, se verrai, troverai ancora fede sulla terra. La mia, quella della mia comunità. |