Omelia (09-10-2002) |
Paolo Curtaz |
Commento Luca 11,1-4 Gesù è un uomo che prega e che ama la preghiera. E' una delle costanti dei vangeli, elemento che affascina gli evangelisti: il rapporto di Gesù con Dio Padre è così esclusivo, così straordinario, che tutti ne restano colpiti. Che bisogno aveva Gesù di pregare? Intendiamoci: se la preghiera è l'elenco quotidiano dei miei bisogni cui Dio deve sopperire, allora Gesù non ne aveva alcun bisogno. Ma se - invece - la preghiera è il respiro di Dio in cui mi immergo, questo tutto nel quale trovo misura e forza, allora Gesù è Maestro di preghiera. Gesù prega nei momenti cruciali della sua missione: al battesimo (Lc 3,21), alla Trasfigurazione (Lc 9,28), prima della croce passa la notte in preghiera (Lc 22,41-44). Prega anche nei momenti salienti del suo ministero: prima di chiamare i dodici (Lc 6,12), prima della confessione di Pietro (Lc 9,18-20) e per sostenerlo nella prova (Lc 22,32 – che bello! Gesù prega perché io non ceda alla tentazione!). Il fascino di Gesù che prega spinge i discepoli a chiedergli: "Signore insegnaci a pregare" (Lc 11,1). Gesù si ritira durante la notte a pregare (Mc 1,35) e nella preghiera sembra essere il segreto della sua serenità e del suo amore. Il rapporto col Padre è rapporto di fiducia, di lode. Gesù ringrazia il Padre che sempre lo ascolta (Gv 11,41-42) prima della resurrezione di Lazzaro. Spesso la sua preghiera è intrisa di citazioni dal primo Testamento, specialmente dai salmi, che Gesù conosce bene. La preghiera dopo l'ultima cena, che ci riporta Giovanni, è una specie di grande sintesi: Gesù porta tutta la sua vita, la sua missione, le persone che ama nella sua preghiera. Gesù ci svela un aspetto della preghiera che è silenzioso, intenso, intriso di quotidianità, luogo da cui scaturisce la forza per la missione... Com'è la mia preghiera? Il modo libero, autentico, di pregare di Gesù, la sua intimità col Padre, ci indica una strada in cui la preghiera è incontro profondo e liberante con un Padre che sa di cosa hanno bisogno i propri figli prima ancora che essi glielo chiedano. Rabbì, insegnaci a pregare, come Giovanni ha fatto con i suoi discepoli. |