Omelia (08-12-2010) |
don Carlo Occelli |
Il Signore è con te Siamo in cammino verso Betlemme. Come i personaggi del presepe presenti che cominciamo a mettere il giorno dell'Immacolata. Da bambini si giocava spesso a spostare i personaggi più o meno vicino alla capanna... fino alla notte santa quando tutti erano vicini simbolicamente. Tutti erano lì, compresi noi e la nostra trasparente contemplazione. Siamo in cammino verso la capanna dunque. Non siamo soli, incontriamo amici che ci guidano alla gioia e nemici che ci suggeriscono di tornarcene indietro, o semplicemente di stare lì fermi dove ci troviamo ora! Abbiamo appena incontrato Giovanni Battista ed Isaia: sogno e conversione. Ed è proprio di questi giorni l'indagine del Censis che ci descrive come un popolo di apatici, delusi ed incapaci a sognare. Mamma mia! Meno male che c'è la Parola di Dio. E meno male che oggi incontriamo la nostra stella cometa: Maria. Sì, Maria è come la stella che ci conduce a Gesù, è lei che ci fa sognare pur mantenendo i piedi per terra! Lungo tanti secoli di fede a Maria abbiamo fatto dire un po' di tutto noi cristiani e su di lei noi stessi ci siamo sbizzarriti... eppure ogni volta ritorniamo al vangelo ed ascoltiamo quello che lei ha detto di sé e il poco che gli evangelisti ci raccontano. E' tutto così bello, sobrio, unico. E delicato. Il fascino di Maria è per me anzitutto la sua umanità e la sua giovane umanità. Una ragazza innamorata, quindicenne sognante di trascorrere la vita con Giuseppe. Talvolta penso alla mia vita e sono preso da mille dubbi e paure: può il Signore chiamare uno come me? Maria doveva essere speciale, lo sappiamo bene, ma io... Ed eccola Maria mi viene incontro con il suo volto sempre fresco, mi guarda negli occhi e mi dice: il Signore è con te, non avere paura. In questo nostro cammino verso la capanna, con l'obiettivo di arrivare al Natale ed accorgerci di Gesù, invece di continuare a mangiare e a bere come ai tempi di Noè, Maria mi suggerisce anzitutto questo: il Signore è con te! Sì, il Signore è con te, ti è vicino qualsiasi burrasca tu stia attraversando, oltre ogni notte. Io lo so per esperienza, continua Maria. Anch'io sono rimasta turbata, anch'io pensavo fosse tutto impossibile, anch'io pensavo di non essere capace di tanto... E poi mi sono lasciata sedurre da quella vicinanza... e la storia d'amore con Dio non è finita più! La grandezza di Maria non ci schiaccia, non ci fa sentire dei vermi. Lo sappiamo, Dio non ci chiede altro che essere semplicemente noi stessi. Ci ama così, proprio come siamo fatti. Perché è grande Maria? Eh... per la sua fiducia. Per quel credito che ha dato a quelle parole dell'angelo. Maria è la nostra vera madre della fede. Qui sta la sua grandezza e la sua normalità: ha creduto. Il coraggio di dire ci sto, eccomi sono la serva del Signore. Guardiamo a Maria in questo giorno, succhiamo da questa sua fiducia. Siamo così spesso nel vortice dell'apatia e dell'indifferenza... che Maria è come una sorgente d'acqua fresca, come rugiada del mattino. Sapremo anche noi avere uno scatto di coraggio? Sapremo, ora, dire il nostro eccomi? Sono stufo di arrivare a Natale ed essere preso da una noia mortale, e non sapere più perché faccio festa e a chi la faccio. Basta sopravvivere! Alla capanna ci voglio arrivare con le mie gambe, non portato dalla campagna pubblicitaria o dalle luci sfavillanti che là mi attirano... Ce la farò? Non sarà anche quest'anno come tutti gli scorsi? Pranzi regali sorrisi di circostanza auguri panettone cioccolato... Ce la farò? Ne sono capace? ..... "No, non ne sei capace. Ma hai trovato grazia presso Dio. Il Signore è con te. Non temere, lo Spirito del Signore scenderà su di te..." Eccomi Signore, ci sto. (Grazie Maria!) |