Omelia (10-12-2010) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno A chi paragonerò io questa generazione? Essa è simile a quei fanciulli seduti sulle piazze...che dicono: Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non avete pianto. (...) Ma alla sapienza è stata resa giustizia dalle sue opere. Come vivere questa Parola? Quanto siamo incapaci, a volte, di discernere i segni dell'avvento di Dio, nel variare dei tempi e dei modi attraverso cui Egli si manifesta. Assomigliamo - dice Gesù - a quei bambini capricciosi che stando in piazza si rimbeccano a vicenda: "Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, vi abbia-mo cantato un lamento e non avete pianto". È come se la danza nuziale a cui c'invita Cristo-Sposo ci sorprendesse annoiati indifferenti e di-stratti, incapaci di vedere fra le molteplici note della nostra esistenza l'armonia benedetta di Dio. Eppu-re questa musica - che la fedeltà di Dio non smette di far risuonare nel cuore - continua comunque a suonare, e non è mai troppo tardi per credere alla bellezza che essa nasconde. Basta guardare più a Lui che a noi, tendendo fiduciosi l'orecchio alla sua Parola per coltivare nella fede la certezza che Dio c'insegna ciò che è vantaggioso e ci guida sulla strada che conduce alla vita. Se solo riuscissimo a star fuori dalle nostre grettezze, avremmo occhi puri e limpidi per contemplare la bellezza e semplicità del Natale vero, quello di Betlemme! Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi visualizzerò in cammino verso la Grotta, ascolterò i passi di danza che si muovono nel mio cuore e pregherò: Danza ancora con me e in me, Signore, che io gusti la gioia della tua presenza di amico e di sposo. La voce di un santo Affrontare le prove della vita ci consente, in ultima analisi, di vivere meglio. E di danzare meglio, con la gioia del Signore, attraverso le buie notti di tribolazione e le serene albe di speranza. Henri Nouwen |