Omelia (08-12-2010)
mons. Antonio Riboldi


In questa settimana la Chiesa celebra la Solennità dell'Immacolata Concezione, ossia di come avremmo potuto essere tutti dal concepimento se... i nostri progenitori non avessero ceduto alla tentazione della superbia, macchiandosi quello che chiamiamo peccato originale: la spina che ci portiamo addosso, nel preferire a volte il male al bene, come avvenne per Adamo ed Eva. Facile cadere nella trappola.
Per avere preferito l'orgoglio all'amore, persero le 'prerogative' di innocenza che Dio aveva loro donato, creandoli, dovendosi allontanare dalla Giustizia suprema, resi ormai orfani di Padre, e quindi senza Casa, che era il Paradiso.
Ma Dio non smentisce se stesso e continua ad amarci sempre e così concepisce il grande disegno del nostro riscatto, programmando di inviarci il Figlio Suo, Gesù, per riportarci a Casa.
Ma Gesù, per poter essere tra di noi, condividendo tutto della nostra umanità, a cominciare dal concepimento, aveva bisogno di una donna. Non poteva essere una creatura macchiata dal peccato originale, doveva essere una degna dimora per il Figlio e così il Padre 'creò' Maria, redenta prima del concepimento: da qui il titolo di Concezione immacolata...
"La purezza di Maria - commenta Paolo VI - è una purezza concepita nel primo istante, profondamente inserita nell'essere e nella storia di questa creatura eccezionale. Dobbiamo portare la nostra purezza, il nostro amore alla virtù nel cuore, dove nascono i nostri pensieri, dove veramente siamo noi stessi, nel cenacolo dei nostri pensieri. Lì dobbiamo essere amorosi di Dìo, lì desiderosi di essere buoni e puri, lì cercare di filtrare le impressioni cattive, che nascono dentro e fuori di noi e cercare che lì la fiamma del proposito cristiano sia pura. E se non riusciamo da noi, ecco che il Mistero di purezza e di vittoria che abbiamo contemplato, ci mette sulle labbra ancora questa invocazione: Madonna, dacci la forza, dacci la virtù. Dacci tu ciò che ci manca. E Maria, che non è un essere a noi lontano ed estraneo, ma è nostra Mamma, meravigliosa ed infallibile Mamma, a chi la invoca darà questa forza e questa purezza".
Così pregava Madre Teresa di Calcutta:
"Cuore Immacolato di Maria, causa della nostra gioia,
benedici noi tuoi figli, aiutaci a fare il bene che possiamo,
tienici nel tuo Cuore tanto puro e immacolato,
così che noi possiamo piacere a Gesù, Tuo diletto Figlio e nostro Signore, e così portare molte anime a Dio".