Omelia (08-12-2010) |
don Luigi Trapelli |
Il sì di Maria Oggi celebriamo il dogma dell' Immacolata Concezione della Vergine Maria proclamato da Pio IX nel 1854. Quattro anni dopo la Madonna appariva a Lourdes e proclamava: "Io sono l'Immacolata Concezione". Vivere tale dogma, significa penetrare nelle profondità del cuore di Maria. E' Lei quella donna che ci è così cara, tanto da avere un posto privilegiato nelle nostre preghiere insieme con il Figlio Gesù. Maria appare nel Vangelo come la nuova Eva, ossia Colei che pronuncia in antitesi al no dei progenitori, il suo sì a Dio, il sì di una umile fanciulla. Dio per entrare nel mondo bussa alla porta del cuore di una umile vergine. Volevo soffermarmi su tre aspetti. 1. Davanti al proprio peccato, descritto in Genesi, l'uomo deve nascondersi e Dio lo cerca con quel "DOVE SEI?" che suona come una condanna. Non solo, ma tale peccato originale crea anche una divisione continua. Dio accusa l'uomo di aver mangiato del frutto proibito. L'uomo, a sua volta, scarica la colpa sulla donna e la donna sul serpente. La colpa è sempre degli altri!! Proviamo a vedere attualizzato tale testo. Dio potrebbe dire a noi oggi: "Dove stai andando, tu che miri a fare del potere il centro della tua vita? Dove stai andando, tu che fai mille cose, ma dimentichi a volte quelle essenziali tipo il tempo da dedicare agli altri, a partire dalla tua famiglia? Dove sei, tu che continui a ripetere che Dio non esiste, ma che senti dentro di te l'ansia perché qualcosa ti manca? Davanti a questa domanda: "Dove sei?", ciascuno può fare personalmente il proprio esame di coscienza. 2. Davanti al no dei progenitori, ecco il sì di Maria. Il suo sì richiama tutti i nostri sì, di quando ci si è sposati, si è scelta la vocazione al sacerdozio e alla vita consacrata, si sono avuti dei figli o, per i ragazzi, alcune scelte importanti di scuola o di lavoro. Maria, questa umile, piccola adolescente di Nazareth, diviene essenziale nello sviluppo della storia della salvezza non tanto per le sue capacità, quanto perché con il suo sì ha fatto entrare Gesù nel mondo, cambiando la nostra storia. Per entrare nel mondo Dio si serve di una umile fanciulla. Quale delicatezza estrema ha il nostro Dio! Maria è attenta alle piccole cose, non si lascia ingannare, ma coglie l'invito dell'angelo. Davanti alla presenza dell'angelo, non si scompone come potevamo fare noi, ma ascolta, si interroga, si domanda. 3. Maria diviene per noi un modello di donna e di persona sempre attenta agli altri, in grado di rischiare la propria vita per un progetto più grande di Lei, un progetto che anche Lei non coglie appieno. E' la donna riconciliata con se stessa, è Madre grazie ad un vento di parole e non tramite un seme d'uomo, è la donna sempre dedita agli altri, a partire da Suo Figlio. Maria è proclamata Immacolata proprio in virtù dei meriti del Cristo. Maria è pura, senza macchia, perché ha accettato questo cammino, questo progetto di amore che il Padre aveva per Lei. Per questo oggi facciamo festa. E' la festa dell' Amore puro, è la festa del sì, è la festa di Colei che non esita a dire a Dio e a noi la gioia del suo sì, anche se tale sì comporterà fatiche e lacrime. Perché nulla è impossibile a Dio! |