Omelia (24-12-2010)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Canterò senza fine le grazie del Signore, con la mia bocca annunzierò la tua fedeltà per sempre.

Come vivere questa Parola?
Sono tante le grazie che il Signore ha fatto per ciascuno di noi. Ma la grazia per eccellenza è Lui stesso: l'incredibile dono del suo farsi limite non solo di uomo ma di inerme bambino.
La nascita di Gesù Bambino è vestita di poesia. L'arte di tutti i secoli si è impegnata a magnificarla con tutti i mezzi espressivi. E' giusto e lodevole che sia così! Anzi, andrebbe anche oggi incrementato, soprattutto presso i giovani, l'invito lo stimolo a vivere l'ebbrezza creativa proprio a proposito di un Evento che è il cuore caldo e vivo della storia
Ma soprattutto va alimentata la nostra personale ricerca di un Natale che ci rende consapevoli, almeno in qualche misura, di quello che è l'Evento di un Dio talmente amante dell'uomo, da farsi uomo, limite di bambino.
Il luccichio delle luminarie per le strade e la goffaggine dei Babbi Natale da mercato fanno di tutto per distrarci e strapparci via dal cuore del Mistero.
Ma noi, no! Noi crediamo a quel che dice uno scrittore di vaglia: "Chi non scegli non è venuto al mondo."
Ebbene: scegliamo di vivere oggi preparando un Natale d'interiorità, come premessa a un Natale di AMORE E CARITA'.

Canterò oggi, nel mio cuore profondo, l'amore di Dio che viene anche quest'anno a salvare.

Mi preparo alla celebrazione della S. Messa di Natale, perché ricevendo Gesù nella santa comunione, io sia per Lui qualcosa di caldo, vivo e purificato dal suo amore: non una grotta, ma un cuore, appunto un cuore dove la fedeltà di Dio diviene fuoco e luce e grazia e gioia per tutti.
Buon Natale!

Le parole di una santa dei nostri giorni
E' Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano. E' Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza. E' Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli altri.
Madre Teresa di Calcutta