Omelia (01-01-2011)
padre Paul Devreux


Una cosa che un neonato ci chiede per poter crescere è un contesto di pace, e allora facciamoci questo augurio: che il Signore ci aiuti a costruire in noi e intorno a noi la pace.

In queste giornate i notiziari ci ricordano tante cose che sono successe quest'anno; ma c'è una notizia importante che ancora non ho sentito dire da nessuno: raramente ci sono state così poche guerre come quest'anno! Perché notizie come questa non fanno notizia? Eppure ci sono voluti secoli per arrivarci, e ancora c'è da fare perché finiscano tutte.

Dipende anche da noi. E' importante parlare di chi costruisce la pace facendo del bene, perdonando, costruendo qualche cosa, impegnandosi ad essere fedele, mettendo al mondo una vita e impegnandosi a farla crescere....

Tante volte invece vedo silenzio, invidia e gelosia nei confronti di chi fa qualche cosa di bello, tanto da scoraggiare chi le fa. Questo è grave. Potesse l'invidia essere una spinta a costruire la pace facendo del bene anche noi, per essere anche noi come chi invidiamo.

Desidero fare questo augurio per questo nuovo anno: che possiamo tutti diventare maestri nel parlare di chi fa del bene e costruisce la pace anziché parlare solo delle cose che fanno notizia e hanno come unico risultato di avvilirci e scoraggiarci.

Maria, accogliendo Gesù, diventa madre di Dio, e non è gelosa di questa sua maternità; invita tutti noi ad accoglierlo come lei, per costruirgli un futuro.