Omelia (01-01-2011)
don Roberto Rossi
Un inizio nella pace

Il calendario cristiano, pur iniziando con la prima domenica di Avvento, dedica un'attenzione tutta particolare al 10 giorno dell'anno civile. In questa data ricorre la memoria liturgica di Maria, Madre di Dio e, per iniziativa di Paolo VI, dal 1968 si celebra la giornata mondiale della Pace. Dio avvolge con il manto della sua benevolenza il ritmo dell'anno, il Principe della Pace risplende nel mondo e la benedizione di Dio, per intercessione della Beata Vergine Maria, viene elargita con abbondanza su di noi.
"All'inizio di un Nuovo Anno il mio augurio vuole giungere a tutti e a ciascuno; è un augurio di serenità e di prosperità, ma è soprattutto un augurio di pace. Anche l'anno che chiude le porte è stato segnato, purtroppo, dalla persecuzione, dalla discriminazione, da terribili atti di violenza e di intolleranza religiosa. Risulta doloroso constatare che in alcune regioni del mondo non è possibile professare ed esprimere liberamente la propria religione, se non a rischio della vita e della libertà personale. I cristiani sono attualmente il gruppo religioso che soffre il maggior numero di persecuzioni a motivo della propria fede. Tanti subiscono quotidianamente offese e vivono spesso nella paura a causa della loro ricerca della verità, della loro fede in Gesù Cristo e del loro sincero appello perché sia riconosciuta la libertà religiosa. Tutto ciò non può essere accettato, perché costituisce un' offesa a Dio e alla dignità umana; inoltre, è una minaccia alla sicurezza e alla pace.
Esorto gli uomini e le donne di buona volontà a rinnovare l'impegno per la costruzione di un mondo dove tutti siano liberi di professare la propria religione o la propria fede, e di vivere il proprio amore per Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutta la mente (cfr Mt 22,37). Questo è il sentimento che ispira e guida il mio Messaggio e il mio augurio" (Benedetto XVI)