Omelia (06-01-2011) |
don Carlo Occelli |
Dov'è colui che è nato? Vanno per adorare il re che è nato, ma sono loro stessi adorabili! Sì, adorabili e grandi i magi per quello che ogni anno ci comunicano. Parto da quell'interrogativo a bruciapelo: dov'è colui che è nato? Se ne vanno in giro i sapienti venuti dall'oriente, tra una piazza ed un vicoletto, tra le case e i banchi del mercato, alle soglie del tempio come all'entrata di Gerusalemme a domandare: Dov'è colui che è nato, il re dei giudei? Ingenui. Non sapete che certi interrogativi non vanno posti? Non sapete che è meglio accontentarsi di una vita gozzovogliante, senza domande inopportune? Superbi sapienti che non siete venuti a fare altro che importunarci con sciocche ed inutili domande. Fermatevi qui a Gerusalemme, mangiate e bevete, pregate nel tempio come si confà e tornatevene da dove siete venuti! Che state cercando? E perché cercate? Nulla merita di essere cercato. Sto scherzando. Grazie amici, che ve ne andate in giro a chiedere dove sia Lui! Grazie per quel viso sognante ed infantile con cui andate in giro a domandandando: Dov'è questo re? Dov'è nato? Dove lo si può trovare per adorarlo? Grazie amici perché ci scuotete dalla tiepidezza di un cristianesimo saccente. Grazie perché è a noi, cristiani impegnati, che domandate: dov'è colui che è nato? C'è ancora qualcuno nelle nostre chiese che si domanda ciò? Ci sono ancora uomini che vanno in giro cercando e domandando di un re che è nato? Anzitutto, come prete, mi viene da chiederlo a coloro che incontro nel mio ministero: domandateci dov'è nato il re che è il Salvatore! Domandateci e scuoteteci. Prendeci per la cravatta se è necessario, urlatecelo... ma chiedetecelo dov'è questo re! Non lasciateci morire di scartoffie, non permettete che rimaniamo nella canoniche come statue di cera. Non accontentatevi di sapere da noi altro. Non domandateci tutt'altro, eccetto questo! Sì, amico! Te lo chiedo dal più profondo del cuore: domandami dov'è colui che è nato! Se non ti rispondo, se accampo delle scuse, se prendo tempo, martellami con quell'interrogativo. Telefona nel cuore della notte, al termine del giorno, alle prime luci dell'alba... perché io non non riesca più a prendere sonno finché non ti abbia risposto! La mia vita, le mie parole, la mia pastorale, le mie prediche, la mia organizzazione, non trovano altro scopo se non indicarti dov'è colui che è nato!! Troverò qualcuno che me lo chiederà? Troverò un uomo o una donna che non si accontenteranno di fissare la data del battesimo, piuttosto che chiedere il nome del ristorante per la festa degli anniversari di matrimonio, di fare l'offerta per il bollettino e per il gruppo caritas, di rendersi disponibile per le frittelle di carnevale, di dare il colore alla porta della chiesa, di lucidare il marmo, di accompagnare i ragazzi al mare, di fare le fotocopie e distribuire i libretti dei canti, di organizzare il corso per i fidanzati e contattare il pullman per la gita di primavera... Troverò qualcuno che, oltre tutto questo, mi domanderà alla fine: dov'è colui che è nato? Certamente si! Siamo proprio qui per domandarci questo: dov'è colui che è nato? Dov'è il nostro Dio? Non basta, in realtà, sapere la risposta corretta. Erode domanda ai sacerdoti e agli scribi informazioni sul luogo di nascita del Cristo. Rispondono bene, sono a conoscenza persino del nome di quel piccolo paesino che è Betlemme... eppure non si muovono! Inchiodati alle loro poltrone, paralizzati dalle liturgie del tempio, immobilizzati dal tran tran di sempre e mediamente soddisfatti della loro vita da poter dire: "Ma che ce ne frega a noi? Ma che ci importa di sapere dov'è colui che è nato?". Non si muovono di un centimentro. Fermi ed immobili. Possibile che 'sti sconosciuti sapienti venuti dall'oriente la facciano in barba a coloro che frequentano ogni giorno il santo Tempio? Possibilissimo. E' accaduto proprio questo. Nel mondo ci furono cercatori di Dio che seppero trovarlo quel Bambino! Si lasciarono guidare da un segno, senza stancarsi di porre domande. E' così nella vita di fede! Camminiano continuamente alla ricerca dei segni che si indichino un Dio vivo ed insieme non ci stanchiamo di interrogarci, di domandare. Ad ogni uomo. Non stanchiamoci allora! Cerchiamo cerchiamo cerchiamo!!! Segni e domande, stelle ed interrogativi. Ecco la nostra mappa di cielo. Mi accontenterò di essere come quei sacerdoti che sapevano, eppure rimasero immobili? Sono così pure io?! E' la mia fede ferma ed immobile, tanto da non farmi per nulla cercare il Salvatore? Rimarrò continuamente sull'uscio di casa, senza il coraggio di partire alla ricerca? Non abbiamo forse bisogno di ridare vita alle nostre vite? Movimento alla nostra statica fede? Gioia alla nostra consueta appartenenza cristiana? Maranatha! Vieni Signore Gesù!!! Eccome che ne abbiamo bisogno!! Coraggio amici, non molliamo. Andiamocene in giro cercando la presenza di questo Dio che è nato... Già lo sappiamo... dove c'è la povertà, lì troveremo colui che è nato, dove c'è l'indigenza eccolo adagiato sulla paglia, dove c'è qualcuno che fugge ecco il suo volto velato, dove ci sono domande, là c'è il nostro Dio! |