Omelia (12-01-2011)
Monaci Benedettini Silvestrini
Tutti ti cercano!

Ogni giorno, nella prima parte della celebrazione eucaristica c'è la liturgia della Parola. E ogni giorno, come a puntate che si susseguono, viene proclamata a Legge, i Profeti, gli Atti, le lettere degli Apostoli, e il Vangelo Santo. Oggi continuiamo a leggere, e a meditare assieme, il Vangelo di San Marco. Dunque: ieri abbiamo visto Gesù nella sinagoga di Cafàrnao e le meraviglie di Dio che, per mezzo di Lui, là sono avvenute. Oggi vediamo come Gesù, uscito dalla sinagoga, va "subito nella casa di Simone ed Andrea in compagnia di Giacomo e di Giovanni". Sono ormai inseparabili: Gesù con i suoi amici, gli Apostoli. Essi rappresentano la futura Chiesa, che è sempre unita a Cristo, come in un Corpo solo: Lui è il Capo e la Chiesa sono le sue membra, noi tutti. In casa trovano la suocera di Simone, che ha la febbre: Gesù le prende la mano, e all'istante la febbre se ne và. Subito ella si alza e prepara per tutti una buona cena calda, e immaginate con quanta gioia nel cuore...! Intanto la notizia della sua guarigione e anche quella della liberazione dell'indemoniato si era ormai diffusa... tutti accorrono in quella casa dove c'è il Salvatore, Gesù Cristo: "tutta la città era riunita davanti alla porta. Egli guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni". Al mattino presto Gesù si alzò quando era ancora buio e si ritirò in un luogo deserto per pregare, per stare solo con il Padre suo: cuore a cuore con Lui. Questa è la preghiera! Gli dicono: "tutti ti cercano!". Ma Egli lasciò Cafàrnao per andare a portare la Buona Novella anche in altri villaggi: per tutta la Palestina. E, un giorno, invierà i suoi Apostoli in tutto il mondo, e fino a noi, perché Gesù è venuto per tutti gli uomini della terra "di ogni tribù, lingua, popolo e nazione".