Omelia (15-01-2011) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia prendere parte alle nostre debolezze: egli stesso è stato messo alla prova in ogni cosa come noi, escluso il peccato. Come vivere questa Parola? Le pericopi precedenti della lettera agli Ebrei ci hanno fatto contemplare il Cristo, pieno compimento della creazione, nel suo essere assiso presso il Padre, partecipe del suo riposo. Una grandezza che tuttavia non crea barriere, perché egli ha voluto farsi solidale con noi in tutto, tranne che nel peccato. Il suo abbracciare la nostra fragilità, il sottoporsi alla fatica di essere uomo, il non sottrarsi alla stessa tentazione, ce lo rende veramente fratello, capace di comprendere le difficoltà e i mali in cui ci dibattiamo. Grazie a lui, possiamo guardare con serenità i nostri limiti, gli stessi sbagli, da cui egli ci dà la certezza di poter riemergere. La sua presenza presso il Padre è motivo di fiduciosa speranza perché egli, quale sommo sacerdote, intercede a nostro favore per ottenerci misericordia e soccorso. Alimentare il quotidiano di queste certezze, dà ali per riprendersi dopo eventuali cadute, coraggio di affrontare le difficoltà, incentivo per andare avanti con ottimismo. Sì, Dio è dalla nostra parte. Non solo ha percorso un tempo queste nostre stesse strade, ma continua ad essere presente nel nostro vissuto: a soffrire e lottare con me, a gioire con me. Che aspetto a tuffarmi tra le sue braccia, abbandonandomi a lui senza timore, ma con la consapevolezza che sto immergendomi nel suo riposo! Oggi, nella mia pausa contemplativa, semplicemente mi immergerò in Dio mio riposo, gustando della sua presenza. Gesù, mio amico e fratello, fa' che non stacchi mai la mano dalla tua, perché attraverso le esperienze della vita io approdi a quel riposo che il Padre da sempre mi offre. La voce di una santa dottore della Chiesa Cristo è il ponte. L'unico ponte che va dalla terra al cielo. fuori di lui è l'abisso. S. Caterina da Siena |