Omelia (03-02-2011)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient'altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.

Come vivere questa Parola?
Gesù coinvolge alcuni discepoli per una più stretta collaborazione. Il mondo ha estremo bisogno di ascoltare e accogliere la lieta notizia che è salvezza dal vuoto e dal troppo: salvezza dall'apparire per il radicamento nell'essere, nella vita vera. Interessante riflettere su come Gesù manda questi araldi del vangelo. Anzitutto a due a due, cioè fuori da ogni solipsismo e tentazione di attirare a sé, alla propria persona. Dà loro quella forza spirituale che è il coraggio di credere che il demonio e le forze del male sono sempre inferiori a quelle del bene, alla potenza della grazia.
E poi eccolo dire con forza quello di cui loro devono saper fare a meno, dentro quello spirito di povertà evangelica che è anche libertà dalle catene di tanti bisogni indotti inutili e dannosi.
Che la crisi economica abbia messo il veto a certe spese, a certo scialacquare di denaro e di roba (almeno per coloro che se lo permettevano), è - credo - provvidenziale. Ma quel che conta è capire e rallegrarsi per quello che davvero ci fa liberi, più agili, più contenti nel nostro andare dentro la corsa di questa nostra vita.
Non è proibito godere, anzi è raccomandato: "Rallegratevi sempre nel Signore", dice più di un salmo. Ma è questione appunto di capire che per godere ho bisogno di mani e cuore sgombri. Le mani perché non mi si appiccichino tante cose che non mi permettono di abbracciare, di prendere per donare; il cuore perché non si appesantisca nel possesso e nel desiderio di possedere, impedendomi di correre con gioia incontro al Signore servendo, come so e posso, i fratelli.

Signore, grazie, per queste indicazioni di marcia per un cammino evangelico che canta libertà nel mio cuore e sorridente amore nel cuore dei fratelli a cui tu mi mandi.

La voce di una santa dei nostri giorni
Quando le cose si impadroniscono di noi, diventiamo molto poveri. Dobbiamo liberarci dalle cose per essere pieni di Dio.
Madre Teresa di Calcutta