Omelia (07-02-2011) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. Come vivere questa Parola? Il libro della Genesi si introduce con il racconto teologico della creazione, di cui i primi versetti offrono una previa inquadratura. Uno sfondo caotico informe e deserto, immerso nelle tenebre, su cui aleggia sovrano e pacificante lo Spirito di Dio, lo Spirito della vita. Sarà questa forza divina a gettare fasci di luce sull'abisso per diradarne le ombre incombenti e introdurvi un principio vitale di ordine e di armonia. I versetti che seguono sono come note diverse di un unico spartito musicale, dove ognuna trova la sua giusta collocazione e il suo senso, senza prevalere sulle altre, ma armonizzandosi con il tutto: è la danza della creazione che annuncia ed accoglie il prodigio della vita, trionfo dell'armonia sul caos. Lo sguardo compiacente e benedicente di Dio ne viene a sigillare l'emergere. Ed io sono parte di questa armonia, chiamato a integrarmi con i miei simili e con tutto il creato. Un'unità che non è affatto uniformità ma un convergere nel segno della comunione. Un tendere costantemente verso di essa valorizzando ogni tonalità e così facendo progredire l'opera creatrice verso il suo pieno compimento. Sì, perché la creazione non è un atto posto una volta per sempre, non è terminata. Anch'io sono chiamato a contribuirvi mettendo ordine nella mia vita, nelle mie relazioni con gli altri e anche con il mio rapportarmi con tutte le creature. Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi immergerò consapevolmente nella creazione, fino a sentirmi parte di un tutto, unificato e quindi pacificato interiormente e con quanto mi circonda. Mio Dio, oceano infinito di pace e di amore, aiutami a vivere in armonia profonda con te e con l'intera creazione, di cui sono parte viva. La voce di un vescovo e fondatore La creazione è un raggio della bellezza di Dio. Beato Giuseppe Edoardo Rosaz |