Omelia (01-02-2003) |
Paolo Curtaz |
Commento Marco 4,35-41 "Passiamo all'altra riva": esiste forse un modo migliore per descrivere la nostra vita? Sappiamo tutti che la nostra vita è un viaggio, un passare, un andare altrove vivendo con gioia e serenità ogni passo che facciamo. E in questo viaggio siamo invitati a prendere Gesù sulla nostra barca, "così com'è", senza cioè gettargli addosso una maschera, senza aspettarci che egli sia secondo i nostri desideri, senza vedere in lui una specie di assicurazione contro i guai. E' difficile, me ne rendo conto, avvicinarci a Gesù senza aspettative, eppure è condizione essenziale per fare davvero esperienza di lui e – insieme a lui – per fare esperienza di noi stessi; vorremmo, lo sappiamo, che durante il viaggio Dio si manifestasse, almeno nei momenti più difficili, che intervenisse in qualche modo; invece no, ci sono momenti in cui Dio dorme, tranquillo e sereno e abbiamo la tragica e destabilizzante impressione che a Dio, di noi, proprio non importi nulla, che sia distratto o rivolto altrove. Uomini di poca fede, gli apostoli e noi, uomini piccoli e ancora da crescere, loro e noi; no, Signore, ancora non abbiamo fede, fino a quando non ti riconosciamo presente sulla nostra barca in mezzo alla tempesta; la tua presenza non è garanzia di bonaccia, o di un viaggio tranquillo, non sei – ancora una volta – il Dio delle soluzioni semplici, dei problemi risolti: tu vuoi che siamo noi a condurre la barca della nostra vita, ci inviti a non avere paura durante le tempeste e a vedere, soprattutto, che tu sei sempre il presente tra di noi e anche noi ci chiediamo: "chi è dunque costui?" Sei sempre diverso da ciò che ci aspettiamo, sempre più autentico e libero, sempre più grande e adulto rispetto a quello che nella nostra infantile fede vorremmo... Nel lungo viaggio della vita alla scoperta del tesoro che è nascosto dentro di noi, tu ci accompagni Signore, sali in barca con noi, anche se a noi lasci il compito di condurre; lode a te, Dio potente che mai ci abbandoni, ma che mai ci sostituisci nel nostro mestiere del vivere! |