Omelia (23-02-2011) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Non glielo impedite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me. Come vivere questa Parola? La parola chiave del Vangelo di oggi è ‘il nome', il nome di Gesù. Giovanni è turbato perché qualcuno che non fa parte del loro gruppo, sta facendo miracoli nel nome di Gesù. Ma Gesù fa intendere che non è l'appartenenza ad un gruppo specifico che identifica il vero discepolo, ma il parlare e agire nel nome di Gesù. Il ‘nome', nella tradizione biblica, indica la persona, quindi la relazione fra Gesu e il discepolo è basilare. L'autorità di Gesù sta nel fatto di essere il Verbo incarnato, Figlio del Dio Vivente, Colui che salva e dà la vita. Non siamo noi al centro della storia ma Gesù. Negli Atti degli Apostoli anche lo spirito cattivo riconosce l'autenticità del discepolo dal ‘nome': "Conosco Gesù e so chi è Paolo, ma voi, chi siete?" (At 19,15). Nella mia pausa contemplativa, oggi, mi confronto con l'insegnamento di Gesù: il mio agire è nel Nome di Gesù o nel nome mio? Accetto o rifiuto gli altri in base ad uno zelo sbagliato o secondo la misura equilibrata di Gesù: "Chi non è contro di noi, è con noi". Signore Gesù, invoco il tuo Spirito perché mi guidi a discernere più a fondo il mio modo di pensare e agire. Vorrei confrontarmi continuamente con la Tua Parola per essere fedele al Tuo Nome, cioè a te! La voce di un santo teologo Bisogna resistere alla tentazione di possedere Dio. Bisogna togliere i sandali di fronte all'altro con profondo rispetto - non tocca a noi interferire con l'azione di Dio nell'altra persona. Karl Rahner |