Omelia (16-03-2011) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Ecco, ben più di Salomone c'è qui. Come vivere questa Parola? Nel cammino quaresimale è la conversione quella che il Signore vuole per il nostro bene. Ma che significa conversione? Forse affliggere il proprio corpo "piegare la schiena come un giunco" o... cose del genere? Come dice l'etimologia della parola, conversione significa volgersi da un'altra parte: voltare le spalle al peccato, a un modo di essere dissipato e mondano per guardare a Cristo, volgersi verso la sua persona che è davvero la nostra salvezza. E allora comprendiamo perché nel vangelo Gesù, con la chiara consapevolezza di essere l'unigenito del Padre, non manca certo di umiltà affermandosi ben più di Salomone e ben più di Giona. Il primo fu re famosissimo per la sua sapienza, tanto che, viaggiando per terra e per mari, andò a consultarlo la pur famosa regina di Saba. Quanto a Giona, quando si arrese al comando di Dio, fu così efficace nella parola da convertire il re e gli abitanti di Ninive: una grande città. Oggi, nella mia pausa contemplativa, faccio il punto su questi miei primi giorni di cammino quaresimale. Ho realizzato una vera conversione del cuore, dello sguardo interiore e del mio agire a Gesù? Signore, che sei più grande di ogni eccelsa personalità di questa terra, Signore Gesù che - unico al mondo! - hai il potere di salvarmi, mi consegno a te. Riempimi gli occhi del cuore e la vita intera di te. Che io non veda in altre direzioni! La voce di un testimone Vieni, tu che ci ami: / nessuno è in comunione col fratello / se prima non è con te, o Signore. Noi siamo tutti lontani, smarriti, / né sappiamo chi siamo, cosa vogliamo. Vieni, Signore. / Vieni sempre, Signore. David M. Turoldo |