Omelia (31-03-2011)
Monaci Benedettini Silvestrini
Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde

Ognuno di noi, anche oggi, dobbiamo scegliere: se raccogliere o disperdere, se costruire o abbattere, se innalzare o distruggere, se vivere o morire, se progredire o retrocedere, se camminare oppure rimanere fermi. Gesù non dona molte possibilità in questa scelta. Ne dona una sola: o con Lui o contro di Lui. Non c'è neutralità. Non ci sono altre vie. La via è una sola, come una sola è la possibilità di bene: solo con Lui.
Il solo con Lui, oggi diviene e si fa "solo con il suo Corpo che è la Chiesa". Chi non è per il suo Corpo è contro il suo Corpo. Chi non raccoglie con il suo Corpo, disperde. Lavora invano e per niente. Sciupa il suo tempo. Si può applicare a Cristo Gesù quanto Dio dice per mezzo del profeta Aggeo: "«Così parla il Signore degli eserciti: Questo popolo dice: "Non è ancora venuto il tempo di ricostruire la casa del Signore!"». Allora fu rivolta per mezzo del profeta Aggeo questa parola del Signore: «Vi sembra questo il tempo di abitare tranquilli nelle vostre case ben coperte, mentre questa casa è ancora in rovina? Ora, così dice il Signore degli eserciti: Riflettete bene sul vostro comportamento! Avete seminato molto, ma avete raccolto poco; avete mangiato, ma non da togliervi la fame; avete bevuto, ma non fino a inebriarvi; vi siete vestiti, ma non vi siete riscaldati; l'operaio ha avuto il salario, ma per metterlo in un sacchetto forato. Così dice il Signore degli eserciti: Riflettete bene sul vostro comportamento! Salite sul monte, portate legname, ricostruite la mia casa. In essa mi compiacerò e manifesterò la mia gloria - dice il Signore. Facevate assegnamento sul molto e venne il poco: ciò che portavate in casa io lo disperdevo. E perché? - oracolo del Signore degli eserciti. Perché la mia casa è in rovina, mentre ognuno di voi si dà premura per la propria casa. Perciò su di voi i cieli hanno trattenuto la rugiada e anche la terra ha diminuito il suo prodotto. Ho chiamato la siccità sulla terra e sui monti, sul grano e sul vino nuovo, sull'olio e su quanto la terra produce, sugli uomini e sugli animali, su ogni lavoro delle mani»" (Ag 1,2-11).
Cristo Gesù è il nuovo Tempio di Dio, la sua abitazione perenne sulla nostra terra. I farisei lo stanno distruggendo. Quale futuro potranno avere? Nessuno. Quali prospettive di salvezza sul loro lavora? Nessuna. O innalziamo il nuovo Tempio di Dio o non avremo alcun futuro di salvezza né per noi e né per gli altri.
Oggi Cristo Gesù sta per essere nuovamente distrutto, cancellato, radiato dalla mente e dal cuore. Se noi suoi discepoli non lo edifichiamo, non lo costruiamo, non lo formiamo, non impegniamo ogni nostra energia per la sua stabilità e diffusione nel mondo, in pienezza di verità, neanche per noi ci sarà futuro di salvezza.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli e Santi, fateci vero Tempio santo.