Omelia (23-03-2011)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
In quel tempo, mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici.

Come vivere questa Parola?
Per la terza volta Gesù confida ai dodici in modo più dettagliato, il mistero del Figlio dell'uomo: sarà consegnato ai capi del popolo, condannato a morte, consegnato ai pagani, deriso, flagellato e crocifisso, e il terzo giorno risorgerà, entrerà nella gloria! Ma essi non comprendono; sono sempre in balia delle loro aspettative di grandezza terrena rispetto al Messia.
Quindi a distanza di un solo giorno da Gerusalemme nessun conforto per Gesù che si affaccia al momento decisivo per l'umanità. Addirittura, la madre di Giacomo e Giovanni, vuole che i figli possono stare uno alla destra e l'altro alla sinistra di Gesù nel suo regno! Gli altri apostoli si sdegnano con i fratelli perché anche essi vorrebbero lo stesso onore. Di nuovo Gesù cerca di farli riflettere su ciò che lo attende a Gerusalemme: "Potete bere il calice che sto per bere?" Giacomo e Giovanni pensano di sì e Gesù rivela che davvero berranno del calice ma non spetta a lui disporre dei posti nel regno.

Nella mia pausa di contemplazione, oggi, vorrei accompagnare Gesù lungo il cammino verso Gerusalemme. Vorrei consolarlo con la mia presenza, la mia amicizia, la mia volontà di partecipare, nel mio piccolo, alla sua passione e morte per la salvezza del mondo.

Signore Gesù, non comprendo tutto il mistero della tua verità di Uomo/Dio, ma voglio stare con te. Aiutami durante questa Quaresima ad afferrare qualcosa di più della tua azione salvifica per me e per l'umanità intera.

La voce di un teologo a servizio della Parola
Solo nella morte si compirà il Battesimo: pienamente immersi nella morte di Cristo, lo saremo anche nella gloria. La vita eterna è relazione e comunione tra noi e col Signore.
Silvano Fausti