Omelia (26-03-2011)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Figlio mio, tu sei sempre con me e tutto ciò che ho è tuo.

Come vivere questa Parola?
La parabola di oggi racconta l'amore fedele di un padre, i cui figli peccano contro di lui. In realtà è la storia perenne di Dio Padre rispetto ai figli che tendono o ad essere viziosi o si considerano a posto.
La Quaresima è il momento propizio per riflettere seriamente sul nostro atteggiamento rispetto al Padre nostro. Noi siamo figli di Dio: Egli ci ha plasmato dalla terra, ci ha soffiato dentro l'alito di vita, ci ha impresso il suo sigillo: la sua immagine nell'intimo; ci ha dato il dono della libertà, la possibilità di riconoscere la sua paternità con tutto ciò che comporta o di scegliere, paradossalmente, di non riconoscerci figli suoi.
Nel racconto, è il figlio dissoluto che accetta il padre come tale anche se è una relazione ancora immatura di solo ricevere per godersi la vita e poi salvarla. Il maggiore invece, non dà mai il titolo di ‘padre' e si valuta uomo retto perché rimane sempre accanto al padre, facendo il proprio dovere, però, con atteggiamento interiore di schiavo. Nè uno né l'altro comprende che l'amore del padre li aspetta sempre perché sono figli, non per i loro meriti o difetti.

Nella mia pausa contemplativa, oggi, mi metto prima nella situazione dei due figli. Certamente nella mia vita ci sono momenti in cui mi comporto allo stesso modo rispetto al Padre celeste. Poi, mi fermo sulla figura del Padre che mi ama, che aspetta il mio ritorno, la mia crescita, che mi vuole libero anche nella mia scelta di stare con Lui nella sua casa.

Signore Gesù, prego il Padre con le tue parole: Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere perché l'amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro (Gv 17,25-26).

La voce del Papa
La parabola non racconta qualcosa di lontano, ma tratta di ciò che accade qui e adesso per mezzo di Lui. Cerca di conquistare il cuore dei suoi avversari. Li prega di entrare e di partecipare alla gioia in quest'ora del ritorno.a casa e della riconciliazione ... un invito implorante.
Benedetto XVI