Omelia (08-04-2011)
don Luciano Sanvito
Costruire il Regno

Gesù passa nella storia, senza essere preso nella storia.
Passa tra la gente, senza essere preso dalla gente.
Entra nelle vicende, senza essere preso dalle vicende.

La libertà di Gesù è la capacità di essere dappertutto senza essere vincolato da nessuna situazione, da nessuna persona, da nessuno dei condizionamenti.
L'insegnamento è per noi, per essere liberi in tutto e sempre da tutto e da tutti.

Sopra tutto e sopra ogni cosa, il disegno di Dio, il suo Regno.
Gesù chiede anche a noi di seguirlo in questa strada della libertà.
E senza nemmeno attaccarci a Lui, come invece spesso ci viene di fare.
Occorre lasciarsi guidare da questo suo esserci e non esserci con noi, tra noi.
Perchà possiamo crescere nell'essere liberi per il Regno dell'uomo e di Dio in noi.

Nessun condizionamento di deve appiccicare a noi, nemmeno quello del Regno.
E infatto, il Regno procede nella storia, attraverso Gesù, come quella "ora" che ora si vede, ora ci sfugge e rimane nel mistero della sua attuazione, lasciandoci soli a cercare, a vivere, a bramare quella libertà che deve passare attraverso la nostra persona, nella sincerità del cuore, dell'anima e della mente.

Gesù che passa e non rimane nella storia, che ci passa accanto e ci sfugge via, non fa altro che insegnarci la strada della vera libertà quella di lasciarci insegnare da ogni segno, senza essere legati a nessuno di essi.

Svincolare tra la gente e tra le strade del mondo, non è allora fuggire via, ma passare e ripassare nel mondo, per vivere la libertà di noi stessi, per essere noi stessi, in questo atteggiamento, segni di libertà che in nome del Regno si attua come presenza e mistero, come già e non ancora, come attesa e adempimento continui, in vista del raggiungimento della piena ed eterna libertà.
ENTRARE E USCIRE DA OGNI STORIA E' LA COSTRUZIONE DELLA STESSA