Omelia (30-03-2011)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Celebra il Signore, Gerusalemme, loda il tuo Dio, Sion, perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte, in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.

Come vivere questa Parola?
Questi versetti fanno parte di un lungo salmo di lode, anzi di due (il 146 e il 147) che si possono rtenere un unico inno alla maestà e munificenza di Dio: una lode a cuore chiaro. Ciò che riguarda noi (e va perciò messo in rilievo) è il fatto che siamo poco esercitati alla lode. Siamo come certe vecchie case chiuse di cui fai fatica a spalancare le finestre. Eppure, prova, in un mattino di primavera, a spalancarle al sole: tutto respira, riprende luce e vita!
Così è della persona che impara a entrare in contatto con Dio con la preghiera di lode. Certo, va bnissimo anche la preghiera di ringraziamento con cui ringrazio Dio per i suoi benefici e quella d'intercessione con cui, in semplicità e fiducia, gli chiedo grazie. Ma direi che la preghiera di lode, quella che mi fa magnificare Dio per la gioia di lodarlo, è la più bella. Dopo, come dice il salmo, esprimerò i motivi della mia lode. Qui sono il fatto che Dio ha "rinforzato le sbarre delle porte", cioè ha dato sicurezza a Gerusalemme e ha benedetto i nuclei familiari che vi abitavano. E non è così anche per me, oggi?
Se la vita, nonostante le ore della prova, ha le sue gioie intime e pure, soprattutto all'interno della famiglia, ciò avviene perché Dio è colui che benedice tutto ciò che egli stesso ha creato e fa crescere.

Signore, mi raccolgo con gioia in una pausa contemplativa, a ricordare quante grazie tu mi hai concesso. E nel risveglio della primavera, mi esercito a cogliere il silenzioso crescere di tutto ciò che vive e che tu mi doni. Sia lode a te: benedicimi con tutti.

La voce di una beata
Siamo anche noi, nel cielo della nostra anima, Lodi di gloria della SS.ma Trinità, lodi d'amore della nostra Madre Immacolata. Un giorno il velo cadrà, saremo introdotti nei vestiboli eterni e lassù cante-remo nel seno dell'amore infinito.
Beata Elisabetta della Trinità