Omelia (17-03-2003) |
Paolo Curtaz |
Commento Luca 6,36-38 Buon inizio di settimana, amici! Chiamati a salire il Tabor, in questa quaresima di essenzialità. Ritroviamo oggi un vangelo che ci consola e ci invita ad iniziare la settimana all'insegna della misericordia. Se un modello siamo chiamati ad avere, ci dice oggi la parola di Dio, è la misericordia con cui il Padre ci riempie il cuore. Ricordate sabato scorso? Matteo invitava ad essere perfetti come il Padre. Probabilmente qualche devoto cristiano aveva forzato quella parola e si atteggiava a pose molto più farisaiche che cristiane, al punto che Luca corregge Matteo e scrive: siate misericordiosi come il Padre è misericordioso. Sí, amici, la perfezione di Dio è nella sua tenerezza, nel suo modo di essere tutta luce, tutta pienezza, tutta dolcezza. La misericordia di Dio è il cuore della nostra fede, il vero volto che Gesù ci ha fatto scoprire. Misericordia: una parola composta da miseria (la nostra) e corde, cioè cuore (di Dio). Potremmo dire: Dio guarda col cuore alla nostra fragilità, Dio vede al di là delle apparenze, Dio scruta nel profondo e capisce. L'atteggiamento da imitare, quindi, è proprio questa peculiarità di Dio: diventare capaci di andare al di là delle apparenze, di capire che dietro un volto, un carattere, un gesto, ci sono delle ragioni e se sono ragioni negative, poco edificanti, malvage, possono cambiare. Questa radiografia che siamo chiamati continuamente ad esercitare, non è un esercizio di introspezione, di distaccata analisi dell'altro, ma un atteggiamento di tenerezza e comprensione verso chi incontriamo quotidianamente sul nostro cammino. Che il Signore ci conceda davvero di essere secondo il suo cuore in questa giornata, capaci di andare al di là delle apparenze, capaci di credere nella bellezza e nella bontà dell'essere umano... Imitando il tuo atteggiamento di misericordia, Signore, ci prometti di versare nel nostro grembo una buona misura, pigiata scossa e traboccante. Lode a te Signore, che ci inviti ad essere colmi di benevolenza e di tenerezza per essere davvero tuoi figli! |