Omelia (14-04-2003)
Paolo Curtaz
Commento Giovanni 12,1-11

E' iniziata, amici, è iniziata. Questo lunedì è pieno di attesa, questa settimana è il cuore pulsante della nostra fede. Nella banalità di questa giornata, amici, inizia la settimana più importante dell'anno, l'ultima settimana di vita del Maestro Gesù, ripercorreremo, ora dopo ora, gli eventi, gli incontri, le emozioni degli ultimi giorni del Signore. Abbiamo camminato a lungo in questa quaresima, abbiamo cercato di svegliare le nostre coscienze dal torpore in cui – troppe volte – sono annegate, abbiamo cercato, come discepoli del Maestro che vivono in questo arido ventunesimo secolo, di prepararci alla Pasqua. Bene: ciò che siamo riusciti a fare è stato fatto, ora sedetevi, per favore, sedetevi e guardate. Sta per accadere, poiché è accaduto, davvero il Signore ha donato la sua vita per noi, davvero quel suo ultimo gesto di spogliazione e di dono di sé ha cambiato, riempiendola di stupore, ogni nostra vita, ogni nostro desiderio. Sta per accadere, amici: con che stato d'animo il Signore avrà affrontato quei giorni? Con quanta paura e speranza e turbamento è salito a Gerusalemme. Quali oscuri presagi che solo sembra leggere nel malcontento dei capi religiosi, Gesù legge nei piccoli gesti che lo circondano? Servirà davvero ciò che sta per accadere? Porterà da qualche parte questo dono di sé così inaudito? Capirà, finalmente, l'uomo chi è Dio e cosa pensa e quanto ama? Tutto è appeso a un filo, tutto ruota intorno all'entusiasmante e tragica capacità dell'uomo di scegliere, di piegare il proprio cuore, di spiccare il volo. Gesù è tragicamente solo davanti al suo destino. Attende, prega, gusta i pasti con i propri ignari amici con il pensiero costantemente rivolto a ciò che può accadere, e che accadrà. Anche noi, all'inizio della grande settimana, carbonari della fede, digitando al computer e spolverando casa, saremo invitati a volgere il pensiero, a riflettere e meditare e commuoverci e stupirci. Come un vaso pieno di prezioso profumo, siamo chiamati a versare la nostra lode, il nostro silenzio, la nostra ammirazione, la nostra gratitudine in questi giorni forti per le nostre comunità. Buona settimana santa, amici.

Come nardo prezioso, salga a te la nostra riconoscenza e il nostro affetto, Signore che doni la vita per ciascuno di noi!