Omelia (09-05-2011)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Atti 6,10

Non riuscivano a resistere alla sapienza ispirata con cui egli parlava. At 6,10

Come vivere questa Parola?

Stefano è uno di quelli che ormai seguono Gesù e compiono le opere di Dio: crede cioè in Gesù in quanto inviato del Padre. E Gesù stesso lo afferma nel vangelo di oggi.

Crede e testimonia con tanta autenticità che coloro che lo ascoltavano non potevano "resistere alla sapienza ispirata con cui egli parlava". E non sapendo quali argomenti addurre per contraddirlo, usano la menzogna. Stravolgono le sue parole e ne fanno una bestemmia contro Mosè.

Già con Gesù avevano usato la stessa tattica. È la strategia di chi non conosce la luce e la nega lì dove sfolgora tra gli spiragli delle tenebre. Ma la luce si fa giustizia da sé! Ieri come oggi. Il volto di Stefano viene appunto illuminato da questa luce. Chi potrà distoglierlo da Colui che egli ha incontrato sul suo cammino esistenziale? Le parole del salmo responsoriale traducono molto bene la solida fedeltà di Stefano: "Anche se i potenti siedono e mi calunniano, il tuo servo medita i tuoi decreti. I tuoi insegnamenti sono la mia delizia, sono essi i miei consiglieri." (Sl 118, 23-24).

Quanti cristiani anche oggi vivono la stessa realtà di Stefano e sono esposti alla menzogna e alla morte. Che non siano seme di un nuovo e più vitale cristianesimo?

Nel mio rientro al cuore, anch'io prego col salmo 118: "Tieni lontana da me la via della menzogna, donami la grazia della tua legge."


La voce di un vescovo martire

Se uno vive un cristianesimo molto buono, ma che non tocca il nostro tempo, che non denuncia le ingiustizie, che non proclama il Regno di Dio con coraggio, che non rifiuta il peccato degli uomini, che acconsente, per stare bene con certe classi, i peccati di queste classi, non sta compiendo il suo dovere, sta peccando, sta tradendo la sua missione.

Oscar Romero