Omelia (10-05-2011)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Atti 7,51

Testardi e incirconcisi nel cuore e nelle orecchie, voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo. Come i vostri padri, così siete anche voi. At 7,51

Come vivere questa Parola?

Le parole di Stefano sono dure, ma non meno di quelle che già Dio aveva usato con Mosè e poi con i profeti: "Questo è un popolo dalla dura cervice" (Es,33,5), e ancora: "Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me" (Is 29,13).

Gesù è risorto, l'annuncio di questa travolgente storia di gioia e pace si diffonde, ma i ‘grandi' del popolo, anziani e scribi, coloro che pretendono di avere la verità in tasca, si oppongono, anzi, "resistono allo Spirito Santo" che, proprio Lui, è all'opera dentro questa primavera della storia. Ormai il Consolatore promesso da Gesù sta rivelando a tutti la verità dell'Uomo di Nazareth, non ascoltarlo è davvero segno di chiusura e di rifiuto.

E chi resiste allo Spirito Santo, chi non riconosce in Gesù il Figlio di Dio che per amore ha preso la nostra carne, chi non accoglie il suo messaggio vitale di amore e di pace, implode nel cuore e nella mente: produce in sé e attorno a sé pensieri e sentimenti necrofili, di putridume e di morte. Infatti uccideranno Stefano, come gli altri prima di loro hanno ucciso Gesù.

La parresia, il coraggio dell'annuncio, e la fedeltà di Stefano chiediamo oggi, nel rientro al cuore. Anche a noi sarà dato di contemplare i cieli aperti e l'abbraccio accogliente e benedicente di Gesù risorto.

La voce di un martire di oggi

Voglio che la mia vita, il mio carattere, le mie azioni parlino per me e dicano che sto seguendo Gesù Cristo. Tale desiderio è così forte in me che mi considererei privilegiato qualora, in questo mio sforzo e in questa mia battaglia per aiutare i bisognosi, i poveri, i cristiani perseguitati del mio paese, Gesù volesse accettare il sacrificio della mia vita. Voglio vivere per Cristo e per Lui voglio morire".

Shahbaz Bhatti