Omelia (16-05-2011) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Giovanni 10,14 Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me. Gv 10,14 Come vivere questa Parola? Il Vangelo di oggi ci presenta due figure contrastanti: quella del buon pastore che ama le sue pecore, si consacra ad esse ed è pronto a morire per proteggerle, e quella del mercenario che non ama le pecore, anzi le considera un bene da sfruttare per il proprio vantaggio. La differenza fra i due sta nel modo di ‘conoscere' le pecore; per Gesù, c'è un rapporto di amore, amicizia secondo la misura di ogni persona; egli conosce ciascuno personalmente. Fra Gesù e ogni pecora del suo ovile, fra ciascuno di noi, c'è una comunione reale ed intima che non viene meno neanche quando qualcuno si allontana da lui. Ecco perché Gesù, che è venuto per salvare tutti, ci invita ad entrare da lui, buon pastore, che è la Via la Verità e la Vita e rimanere con lui. Nella mia pausa contemplativa, oggi, rifletto che Dio mi ama e mi conosce fino in fondo e nonostante le mie infedeltà, la mia lontananza su strade sbagliate e tortuose, egli mi sta sempre vicino amandomi, chiamandomi per nome. Signore Gesù, non lasciarmi illudere dalle tante voci false che riscontro nel mio cammino. Aiutami a fare ciò che suggerisce il Beato Giovanni Paolo II: "spalancare le porte a Cristo!". La voce di un grande santo Datevi a Gesù senza riserva: Egli si darà a voi senza misura. S. Francesco di Sales |