Omelia (11-06-2011)
don Luciano Sanvito
L' "Attila" di Dio

Una leggenda devozionale milanese vede arrivare Barnaba a Milano il 13 marzo del 53: al suo passaggio la neve intorno a lui sarebbe scomparsa e sarebbero sbocciati i primi fiori.
Dove passa Barnaba non cresce più l'erba...scompare la neve e crescono i fiori.

Barnaba è il segno della consolazione, come dice il suo nome; attraverso la sua collaborazione con Paolo e con le comunità, arricchisce la Chiesa di nuovi segni sul cammino del Regno.

...Anche per noi, oggi, l'invito a saper porre i fiori nel cammino della nostra vita e non accontentarci dell'erba, a sgelare le nevi e i ghiacci che si infrappongono nel percorso di comunione nelle nostre comunità, a ritrovare il senso e la gioia della collaborazione come consolazione in atto, e potenza del Regno.

Percorrere le strade dell'annuncio del Regno da soli, sì, bella cosa; ma Barnaba ci richiama la fatica ma anche la gioia della collaborazione umile e preziosa con e nella comunità, per rendere efficace appieno e oggettivamente significativa la nostra vocazione.

La forza che scaturisce dalla collaborazione nella missione dell'annuncio del Vangelo proviene proprio dal recipiente della comunità, dove il farsi in comunione diventa sempre più atto e capiente, affinché la potenza dell'amore di Dio possa riversarsi con abbondanza sull'esperienza umana.

Barnaba annuncia e consola attraverso il Vangelo della comunione e della collaborazione.
E questo non è un segno d'altri tempi, ma la potenza profetica del segno, spesso dimenticato dagli apostoli di questo mondo, modernizzati sempre più e distratti nelle logiche dell'io, e dimentichi sempre più spesso della logica di Dio.
BARNABA, ATTILA DI DIO, PASSA E SPAZZA VIA, E FA RICRESCERE I FIORI