Omelia (10-06-2011) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Giovanni 21,15 Mi ami più di costoro? Gv 21,15 Come vivere questa Parola? Oggi non possiamo non sentire questa domanda come rivolta a ciascuno di noi: "Mi ami tu più di tutti?" Non temiamo di essere indegni o incapaci a rispondere! Non sono le crisi e le paure a distruggere l'amore. Pietro, che pure aveva rinnegato Gesù perché preso dalla paura della follia dell'odio scatenatosi verso il Maestro, non aveva perso l'amore profondo e la stima indiscussa verso il suo Signore, tanto che quando al canto del gallo, Gesù, passandogli accanto, oramai prigioniero dei suoi crocifissori, lo guardò, Pietro si ricordò delle parole del Maestro. Pianse amaramente, un pianto che forse lo avrà accompagnato sempre, a conferma della verità del cuore di quelle meravigliose parole: "Signore, tu sai tutto, tu sai che io ti voglio bene". Un amore quello di Pietro che farà di lui un intrepido annunciatore del vangelo spingendolo fino a Roma. Il pauroso diventa coraggioso audace lieto di soffrire per Gesù! Una grande lezione per noi che diciamo di amare Gesù e poi come Pietro ci nascondiamo piangendo. Niente paura: non fuggiamo, lasciamoci penetrare dallo sguardo di Gesù che sempre ci passa accanto e dolcemente ci provoca: "Mi ami tu?" Oggi nel mio rientro al cuore, rispondo alla domanda di Gesù fidandomi non del mio buon cuore, ma del Amore fedele e magnanimo: "Signore, tu sai tutto, tu sai che io ti voglio bene". La voce di un grande vescovo Così dal fallimento è cominciata la storia nuova della santità personale di Pietro, spinta fino al martirio, quando egli dirà, non più con le parole, ma con il gesto della vita donata e con il silenzio eloquente della morte, la parola dell'amore esclusivo e totale per il suo Signore! Cardinal C. M. Martini |